
Mario Brunello ha avuto un’idea: riunire intorno a sé alcuni musicisti per far scoprire che cosa accade quando tre voci si sostituiscono a corde e archetti. Perché anche gli strumenti ad arco respirano, cantano, vibrano. E così capita di pensare a loro come se si trattasse di esseri umani.
Johannes Brahms
Sestetto in si bemolle maggiore per archi op. 18
Arvo Pärt
Stabat mater per soprano, controtenore, tenore, violino, viola e violoncello
Mario Brunello, violoncello
con Sergio Lamberto, Elisabetta Fornaresio, violini
Ula Ulijona, Francesco Vernero, viole
Fabio Fausone, violoncello
Ilaria Zuccaro, soprano
Carlo Vistoli, controtenore
Massimo Lombardi, tenore
In collaborazione con Orchestra Filarmonica di Torino Antiruggine