
Schumann annunciò al mondo che, con Brahms, era nato un genio. E il giovane collega ricambiò l’entusiasmo con un affetto che lo tenne per sempre legato alla famiglia di Robert. Qui si ascoltano due loro pagine che sono un curioso gioco di specchi.
Robert Schumann
Quintetto in mi bemolle maggiore per pianoforte e archi op. 44
Johannes Brahms
Quartetto in sol minore per pianoforte e archi op. 25
Andrea Lucchesini, pianoforte
Elementi dell’Orchestra Giovanile Italiana
In collaborazione con Fondazione Scuola di Musica di Fiesole