
Il genere del quartetto d’archi è quello che più si presta al lavoro di cesello. All’interno di strutture codificate – un tronco, i rami – da sempre i compositori si dedicano a intrecciare divagazioni, scambi, lievi mutazioni, in una sorta di continuo, e meraviglioso, stormir di foglie. È ciò che accade in questo concerto.
Antonín Dvořák
I cipressi, nn. 2, 3, 11
Franz Joseph Haydn
Quartetto in sol maggiore Hob. III:81
Maurice Ravel
Quartetto in fa maggiore
Quartetto Noûs
Tiziano Baviera,
Alberto Franchin, violini
Sara Dambruoso, viola
Tommaso Tesini, violoncello