Come tema per il quarto movimento, Schubert utilizzò un proprio Lied per voce e pianoforte, La trota. Il quintetto, senza dubbio uno dei suoi capolavori, restò dunque legato per sempre a quello spunto ittico. Così siamo propensi a coglierne guizzi, salti, slanci improvvisi, in un clima di generale freschezza che, ad ogni ascolto, riesce a rinnovarsi.
Johann Nepomuk Hummel
Quintetto in mi bemolle minore op. 87
Franz Schubert
Quintetto in la maggiore D. 667 “Forellenquintett”
Quintetto di pianoforte e archi Artisti del Teatro Regio
Luca Brancaleon, pianoforte
Fation Hoxholli, violino
Enrico Carraro, viola
Amedeo Cicchese, violoncello
Davide Ghio, contrabbasso
In collaborazione con Teatro Regio