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Prima di Beethoven i trii erano legati alle tradizioni barocche, e ogni strumento stava al proprio posto. Dopo di lui il violoncello si emancipa, il pianoforte si fa orchestra, i tre strumenti dialogano senza inibizioni. Schumann ne è consapevole e compone pensando a Beethoven, facendo cantare gli strumenti e recuperando addirittura la severità della scrittura contrappuntistica.
Ludwig van Beethoven
Trio in mi bemolle maggiore op. 70 n. 2
Robert Schumann
Trio in fa maggiore op. 80
Altus Trio
Klaidi Sahatçi, violino
Sandro Laffranchini, violoncello
Andrea Rebaudengo, pianoforte
In collaborazione con Intesa Sanpaolo
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a partire da venerdì 16.IX, ore 10 su www.mitosettembremusica.it